La Nostra Storia

Di fronte alla grave aggressione ambientale e alla perdita di biodiversità degli ecosistemi agricoli, sperimentata nei decenni, anche duramente nella propria vita quotidiana, tre aziende agricole hanno deciso di dar vita a “Polyculturae” una Associazione di Produttori Agricoli, libera, democratica, senza finalità lucrative ed aperta all’adesione, partecipazione e condivisione di tutti gli agricoltori che, pur nelle diversità, condividono nella teoria e nella pratica il rispetto per tutte le forme di vita naturali dei campi. Gli stessi fondatori vengono da esperienze diverse, chi, seppur operi in regime di agricoltura biologica da poco tempo, cerca di fare un passo ulteriore per la ricostruzione dell’ambiente, chi quel passo da anni ha cercato di farlo ispirandosi a sistemi di diversificazione colturale come la Policoltura MA-PI o chi, invece, con interventi strutturali di architettura ambientale e piantumazione, etc. La scelta del nome, “Polyculturae” è solo in piccola parte un omaggio alla consociazione e diversificazione delle coltivazioni, in realtà vuole significare una apertura e l’impegno al confronto tra le varie “Culture” ecologiste, agricole naturali, primitive o tradizionali di tutto il Mondo, con le loro idee e soluzioni pratiche.

I Nostri Obiettivi

 

La aziende agricole fondatrici e tutte quelle che vorranno aderire, sono e saranno uniti dalla volontà, che poi è il fine statutario di Polyculturae, di promuovere tra gli agricoltori, ma anche nella Comunità Scientifica e nella popolazione, lo studio, la diffusione e l’attuazione pratica del recupero, del rispetto e della tutela della Biodiversità in generale e, in particolare, degli Agro-Ecosistemi.
Una realtà che nasce dagli agricoltori e, nel tempo, intende continuare ad essere gestita dagli stessi, seppur le proprie attività saranno contraddistinte dall’oggettività e dal rigore scientifico, assicurato dall’autorevole terzietà della Commissione Scientifica e dalla collaborazione con Università ed Enti di Ricerca Nazionali e Internazionali.

Le Nostre Attività

Polyculturae, per il raggiungimento dei suoi obiettivi, ha intrapreso e intraprenderà una serie di attività sociali e scientifiche:

  • Ideazione, istituzione e registrazione di Marchi collettivi finalizzati alla tutela della agro-biodiversità e degli agro-ecosistemi, gestione degli stessi, secondo apposito Regolamento, in forma diretta e autonoma o delegata;
    esercizio delle attività controllo e certificazione in forma diretta e autonoma o delegata relativamente all’utilizzo dei propri marchi collettivi.
  • Organizzazione di studi, ricerche, iniziative scientifiche, azioni didattiche e divulgative;
  • Promozione di convegni, seminari, mostre, eventi e di altre iniziative culturali nonché dei prodotti a queste collegate;
  • Erogazione di servizi, collaborazioni scientifiche, e consulenze;
  • Realizzazione di attività di formazione professionale, aggiornamento, perfezionamento e informazione;
  • Promuovere iniziative ed attività di qualsiasi tipo purché finalizzate al raggiungimento degli scopi statutari e non espressamente vietate dal presente Statuto.

Scarica e leggi lo Statuto di Polyculturae

Statuto di Polyculturae

Mettiamo a vostra disposizione la versione integrale dello Statuto di Polyculturae

I Soci Fondatori

L’Associazione Polyculturae è stata fondata dall’Azienda Agricola “Una Garlanda” di Rovasenda (VC), dall’Azienda Agricola “Dulcamara” di Romentino (NO) e dall’Azienda agricola “Priorato” di Trino Vercellese (VC).
Polyculturae, ancora “giovane” perché fondata nel febbraio 2019, grazie alla generosità e all’impegno dei soci fondatori, ha iniziato un lavoro intenso di difesa e promozione dell’agro-biodiversità, certa che questo spirito e tali attività possano entusiasmare e coinvolgere un numero sempre maggiore di agricoltori e contribuire, nel suo piccolo, alla ricostruzione dell’ambiente che ci dà la vita.

 

 

Diventare Soci

L’Associazione di Produttori Agricoli “POLYCULTURAE” è una Associazione laica, apartitica ed indipendente, basata sui principi di solidarietà umana, di mutuo rispetto della dignità individuale e collettiva, di fiducia nella natura e nei suoi equilibri, non ha scopo di lucro, ed è caratterizzata da struttura democratica, dalla uguaglianza dei diritti degli associati.
Possono diventare soci e, quindi, far parte dell’Associazione tutte le persone fisiche e giuridiche, italiane e straniere, che siano detentrici e conduttrici di aziende agricole o che esercitano l’attività di produttori agricoli, le Cooperative e i loro consorzi ed altri organismi associativi di produttori agricoli, che condividano le finalità associative e si impegnino a realizzarli e che operino in regime di agricoltura biologica così come definito dai regolamenti dell’Unione Europea che normano la materia, a partire dal Reg. UE 834/2007 e successivi
All’atto della presentazione della domanda di ammissione, debitamente sottoscritta, il socio si impegna al rispetto dello Statuto e dei regolamenti eventualmente emanati ed al versamento della quota associativa annuale nella misura fissata dal Consiglio di Amministrazione (per il 2019 è di 200 euro) e di eventuali contributi associativi eventualmente decisi dal Consiglio di Amministrazione.
Se la domanda è proposta da persona giuridica, alla stessa dovrà essere allegata copia della delibera dell’organo statutariamente competente che autorizzi la proposizione della domanda e l’assunzione delle obbligazioni conseguenti all’eventuale accoglimento.
La qualifica di Socio si acquisisce successivamente all’accettazione della relativa domanda da parte del Consiglio di Amministrazione.
Ogni socio di Polyculturae ha diritto a: a partecipare a tutte le attività associative, a farsi promotore di iniziative e attività da proporre all’attenzione degli organi direttivi, a partecipare alla vita associativa, esprimendo il proprio voto in tutte le sedi deputate, godendo dell’elettorato attivo e passivo, ad utilizzare il logo dell’Associazione, denominato “Polyculturae”, nei limiti, secondo le disposizioni e con le possibilità di revoca stabilite dal relativo Regolamento d’Uso emanato ed adottato dall’Associazione.

Gli Organi dell’Associazione

ASSEMBLEA DEI SOCI

L’Assemblea dei soci, a cui partecipa ogni socio, è il massimo organo deliberativo dell’Associazione ed è convocata in sessioni ordinarie e straordinarie. Essa delinea gli obiettivi generali e gli indirizzi fondamentali dell’Associazione a tutti i livelli, elabora la struttura e l’impostazione generale per raggiungere gli obiettivi prefissati e stabilisce la normativa interna all’Associazione.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente dell’Associazione, che assume anche la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, e da un numero pari, compreso fra un minimo di 2 ed un massimo di 4 ulteriori membri eletti fra gli associati; il numero dei membri è determinato dall’Assemblea. I componenti del Consiglio restano in carica cinque anni e sono rieleggibili.

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione e amministrazione ordinaria e straordinaria dell’Associazione. 

Il Consiglio d’Amministrazione attualmente in carica, sino al febbraio 2024 è così composto:

  1. Dott. Mattia Eusebio PASTORE (Presidente)
  2. Ing. Manuele MUSSA (Vicepresidente)
  3. Dott. Arch. Pacifico AINA (Membro)

DIRETTORE GENERALE

Il Consiglio di Amministrazione, nomina un Direttore Generale, scelto per competenza ed esperienza professionale nel settore associativo, che supporterà il Consiglio stesso nella amministrazione dell’Associazione, nelle funzioni ad esso attribuite dal presente Statuto, sempre nel rispetto degli indirizzi dell’Assemblea. Il Direttore Generale nel supportare l’attività amministrativa si impegna a rispettare le istruzioni impartite dal Consiglio di Amministrazione e avrà, in particolare, la responsabilità dei servizi, della gestione del personale, del coordinamento delle attività dell’ufficio ispettivo, alla cui direzione provvede, e curerà i rapporti con la Commissione Scientifica e di Certificazione. 

Il Direttore Generale attualmente nominato è Giovanni BARGNESI.

Commissione Scientifica e di Certificazione

La Commissione Scientifica e di Certificazione è composta da un numero di componenti non inferiore a 2 e non superiore a 9, individuati tra persone di indubbia, riconosciuta ed elevata competenza nei diversi settori e discipline scientifiche concernenti la biodiversità, in particolare degli agro-ecosistemi, nominati dall’Assemblea, su proposta del Consiglio di Amministrazione

Essa rappresenta l’organo consultivo di approfondimento scientifico e tecnico sui temi dell’agro-biodiversità e della biodiversità degli ecosistemi, svolgendo altresì il ruolo di commissione di certificazione, con compiti valutativi sugli elaborati ispettivi, che esprime parere vincolante sulla conformità delle organizzazioni richiedenti ai requisiti previsti dai documenti tecnici, secondo quanto disposto dai regolamenti d’uso dei Marchi Collettivi dell’Associazione.

La Commissione Scientifica ha, infine, il compito di elaborare le proposte di documenti tecnici, disciplinari e piani di controllo, sulle certificazioni collegate ai marchi collettivi dell’Associazione.

La Commissione Scientifica e di Certificazione è attualmente composta da:

  1. Prof. Fabio TAFFETANI – Ordinario di Botanica sistematica – Direttore Orto Botanico “Selva di Gallignano” – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali – Università Politecnica delle Marche

    Prof. Fabio Taffetani
  2. Prof.ssa Ilda VAGGE – Associato di Ecologia del Paesaggio – Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali: Produzione, Territorio, Agroenergia – Università degli Studi di Milano

    Prof.ssa  Ilda Vagge

La vita è diversità!

Con il termine “Biodiversità”, (abbreviazione di “diversità biologica”), usato per la prima volta nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson, si suole indicare, la varietà degli esseri viventi che popolano il nostro Pianeta, quale risultato di lunghi e complessi processi evolutivi.
Altro non è, quindi, che la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.
Secondo la Convenzione ONU sulla Diversità Biologica la biodiversità è costituita dalla varietà e dalla variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa include la diversità a livello genetico (le unità ereditarie della cellula che determinano tutte le caratteristiche visibili degli esseri viventi), di specie (l’insieme di esseri viventi con caratteristiche simili) e di ecosistemi (comunità di piante, di animali e di microrganismi in continua evoluzione, che interagiscono tra loro e con l’ambiente).
C’è VITA perché c’è BIODIVERSITA’!
LA VITA STESSA E’ BIODIVERSITA’!

Parliamo di Agro-biodiversità

 

Agricoltura e biodiversità sono 2 temi profondamente legati.

Utilizziamo una felice definizione, coniata in ambito scientifico, di agro-biodiversità: “la ricchezza di varietà, razze, forme di vita e genotipi, nonché la presenza di diverse tipologie di habitat, di elementi strutturali (siepi, stagni, rocce, ecc.), di colture agrarie e modalità di gestione del paesaggio” (Büchs, 2003).

L’agro-biodiversità è quindi parte integrante della Biodiversità, che comprende tutte le componenti della diversità biologica che siano rilevanti per l’agricoltura: la varietà di animali, di piante e di microrganismi, di specie e di ecosistema, necessaria a sostenere le funzioni chiave degli agroecosistemi, la loro struttura e i processi e, quindi la produzione agricola. 

La FAO ha adottato una definizione decisamente più ampia di biodiversità, comprendendo una dimensione socio-economica e culturale, che considera le conoscente tradizionali come parte integrante dell’agro-biodiversità.

Da queste premesse, occorre evidenziare che, da una parte l’approccio moderno e industriale, che, dalla seconda metà del secolo scorso, caratterizza l’agricoltura, è una delle cause principali della perdita di biodiversità, non solo di quella agricola, ma a livello planetario. 

D’altro lato, proprio la agro-biodiversità, intesa come la ricchezza di varietà, razze, forme di vita e genotipi, di habitat, di elementi strutturali (siepi, stagni, rocce, ecc.) e di colture agrarie diversificate, è una condizione fondamentale perché l’agricoltura stessa possa sopravvivere.

Dal recupero e dalla tutela dell’Agro-biodiversità dipende il futuro dell’agricoltura, la possibilità di produrre cibo e quindi la sopravvivenza stessa dell’uomo!